Introduzione


A Bubu, del giardino il più bel fiore. La tua vita sia sempre una favola. Nonno Mario Arezzo 2016.

Questo piccolo libro di favole è dedicato ai bambini in età scolare con la speranza che sia di loro gradimento e imparino ad amare il libro e la lettura di opere sempre più impegnative. I disegni sono di Elena Palazzini.

domenica 28 maggio 2017

Il principe e il gallo parlante


IL PRINCIPE E IL GALLO PARLANTE

In un paesino, esistito in un tempo molto lontano, sulle rive del Grande Lago Dorato, viveva un giovane molto bello, ma ahimè, molto povero. Il lago, una volta molto pescoso, da un po’ di anni riusciva a stento a nutrire gli abitanti del piccolo paesino.


Anche il nostro giovane cominciava a soffrire la fame e la sua unica ricchezza era un gallo, un gallo come tanti altri, ma che aveva una caratteristica unica: sapeva parlare ed era molto astuto e sapiente. Un giorno il giovane, stanco di soffrire la fame, prese con sé il suo gallo e salì sulla sua barchetta deciso ad attraversare il lago ed andare in cerca di fortuna.


Il giovane non aveva la minima idea di quanto fosse grande il lago, di quanto avrebbe impiegato per attraversarlo, nonostante tutto, decise di partire.
Remò per due giorni e due notti, ma della riva opposta nessun segno. Il terzo giorno il cielo si fece scuro, si alzò un forte vento e onde gigantesche investirono la minuscola barca. Il naufragio fu inevitabile: il forte vento e l’acqua gelida fecero perdere i sensi al nostro ardito giovanotto.


Quando si risvegliò, si trovò  infreddolito su una spiaggia ignota, ma per fortuna il suo gallo era accanto a lui.
Si  era  salvato  volando verso  la riva. I due si incamminarono verso l’interno per cercare aiuto e soprattutto cibo, poiché le poche provviste portate, erano terminate già il primo giorno di navigazione. Dopo un po’ di tempo che camminavano, quando oramai avevano perso la speranza di incontrare qualcuno, videro in lontananza una città e vi si diressero.


Grande fu lo stupore dei primi cittadini che incontrarono quando costatarono che il gallo parlava addirittura meglio delle persone e sapeva persino rispondere alle domande più difficili.


Il giovane e l’animale furono rifocillati. Molta gente accorreva per sentire parlare il gallo e ognuno dava qualcheccosa, così sia il giovane che il gallo potevano sbarcare il lunario senza troppi problemi.
La notizia di un gallo parlante si sparse velocemente per la città e giunse anche alle orecchie del re che inviò delle guardie affinché conducessero i due al suo castello.


Il re rimase stupido dalla sapienza del gallo e cominciò a fargli delle domande sempre più complicate alle quali il gallo rispondeva senza nessun  problema. Diede allora incarico ai suoi saggi di trovare delle domande alle quali fosse quasi impossibile rispondere.


I saggi, dopo un pomeriggio intero passato a pensare, portarono al re due domande veramente complesse.
Il re disse al bel giovane: ‟Se il tuo gallo sa rispondere a queste domande, sarete nominati miei consiglieri personali, godrete nelle reggia di grande prestigio e avrete un lauto stipendio.


‟Va  bene”, disse  il  giovane, ‟Comincia pure”. Allora  il  re pose la prima   domanda.  ‟Sai dirmi, gallo, qual è l’unico quadrupede con il becco?” e il gallo senza pensarci troppo, ‟Certo, maestà, è lo STAMBECCO”!


Il re rimase senza parole. ‟E sai dirmi   anche   qual   è   l’unico uccello con  le  corna?” ‟Certo, maestà, è  la CORNAcchia”!
Il re e i saggi non potevano credere che un gallo avesse tanta sapienza e tanta arguzia. Così, come aveva promesso, nominò il giovane e il gallo suoi consiglieri personali e volle che rimanessero sempre al suo fianco. Così da povero qual era, con l’aiuto del suo gallo, il giovane divenne niente di meno che l’uomo più potente del regno dopo il re.
Alcuni dicono che la figlia del re, una bellissima ragazza, si innamorò perdutamente del giovane e volle sposarlo e tutti finalmente vissero felici e contenti.


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